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La produzione delle mattonelle: monostrato/doppiostrato

single layer double layer

Dopo anni di stallo la tecnologia sulla fabbricazione e lavorazione delle mattonelle ha ricominciato a muovere qualche passo, un timido risveglio dovuto anche alla spinta data da alcune aziende rampanti, dai nuovi materiali e macchinari messi in commercio e dalla nuova, fino a qualche tempo fa impensabile, disponibilità di materie prime che danno enormi possibilità di sviluppo ed innovazione.

Nello specifico si vuole parlare della tecnologia della produzione delle mattonelle in unico strato, chiamata appunto “monostrato” , che in pochi anni ha rivoluzionato il mercato delle marmette. Le vecchie mattonelle erano composte da 2 strati di materiale: uno, quello di superficie colorato, chiamato “strato nobile” ed uno, il retro della mattonella composto da cemento grigio ed inerti semplici, chiamato “sottofondo”.

La mattonella era cosi composta solamente per venire incontro ad i vecchi limiti tecnologici; in effetti il sottofondo non ha alcuna particolare funzione a pavimento posato, serve solamente, in fase di pressatura della marmetta, per assorbire l’eccesso d’acqua che fuoriesce dallo strato nobile che, in fase di produzione, si trova allo stato liquido.

Oggi la mattonella è composta dall’unico strato nobile, l’eccesso d’acqua viene espulso grazie all’ausilio di particolari filtri e da una capacità di pressatura in media tre volte superiore a quella necessaria per formare le “vecchie mattonelle”

I vantaggi sono molteplici sia in termini tecnici che in termini economici: la mattonella infatti risulta sensibilmente più compatta, il costo del trasporto viene dimezzato, le superfici di posa risultano molto più alleggerite ed inoltre la posa in opera può avvenire normalmente a colla come per ogni altro tipo di piastrella.

2 risposte a La produzione delle mattonelle: monostrato/doppiostrato

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